Amerigo Mizzon è referente territoriale del GFB per il Lazio. (Referenti territoriali GFB). Dal 2020 ha partecipato alla formazione della Consulta Malattie Neuromuscolari Lazio.
Ricercatore nel campo delle malattie neuromuscolari
Affetto lui stesso da distrofia dei cingoli, il suo obiettivo è fare luce sulle differenze muscolari nel medesimo soggetto: "Non tutto è bianco o nero, ci sono muscoli del nostro corpo che funzionano, potrebbero essere la chiave per affrontare queste malattie"
Fratello e sorella sono colpiti da una mutazione genetica della coordinazione muscolare. Il loro è l’unico caso conosciuto al mondo. Un male per il quale ad oggi non esiste cura.
L'ATASSIA DA MUTAZIONE DELLA NEUROFASCINA
Si chiama atassia da mutazione genetica della Neurofascina. Comporta la progressiva perdita della coordinazione muscolare. Una malattia rarissima, sembra persino unica al mondo, perché la mutazione che ne è causa è stata individuata per la prima volta, dopo anni di studi, in due fratelli di Premana, paese di poco più di duemila abitanti abbarbicato sulle vette della Valsassina, nel Lecchese.
GLORIA E SAMUEL
Una storia, quella di Gloria e Samuel Gianola, 25 e 18 anni, che unisce i temi della ricerca scientifica e della solidarietà di un’intera comunità, e soprattutto che narra della tenacia di due genitori che non si sono mai arresi.
“Un calvario fatto di ricoveri ed esami. Nessuno riusciva a capire di cosa si trattasse, anche se inizialmente tutto sembrava indirizzare verso una patologia benigna; ci avevano incoraggiato. Poi però il peggioramento durante l’adolescenza, la rigidità muscolare, la sedia a rotelle fino all’allettamento. E ancora non avevamo quella diagnosi che è arrivata solo nei mesi scorsi. In letteratura nessuna malattia è mai stata descritta con questa mutazione.”
DR.SSA SARA BONATO
«I due fratelli premanesi sono stati tra i miei primi pazienti — ricorda Sara Bonato, neurologo della Fondazione Irccs Cà Granda Ospedale Maggiore —. Sono entrati in ambulatorio e sono stati subito speciali. Negli anni abbiamo cercato di tamponare problemi e necessità, ma senza una diagnosi precisa non sapevamo nemmeno cosa aspettarci. Rappresentano l’unico caso al mondo in cui l’alterazione di un gene, chiamato Neurofascina, di cui sappiamo ancora pochissimo, ha provocato una gravissima forma di atassia. Lo studio del Policlinico è stato pubblicato su un’importante rivista scientifica e da ora in poi ci impegneremo per arrivare ad una terapia per aiutare Gloria e Samuel e i pazienti che verranno».
SOSTIENICI
E’ stato aperto un conto corrente per finanziare le ricerche su questa mutazione.
Samuel e Gloria siamo tutti noi. Le loro speranze sono le nostre. Qualcosa è già stato fatto, ma vogliamo fare ancora di più; questi studi forse non salveranno Gloria e Samuel, ma rappresentano un inizio. Con la pubblicazione dello studio si spera di trovare qualcuno nel mondo che abbia vissuto questa esperienza, e che possa quindi aiutare la ricerca ad uscire da questo vuoto.
DONAZIONI
Intestazione: Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus Banca della Valsassina IBAN: IT87B0851522900000000501306 Causale: Gloria e Samuel
CONTATTI
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Piermauro Ferrari è referente territoriale del GFB dal 2017 per il Piemonte, Provincia di Alessandria. (Referenti territoriali del GFB)
Dal 2019 Piermauro ha partecipato alla CONSULTA MALATTIE NEUROMUSCOLARI PIEMONTE E VALLE D'AOSTA, come rappresentante del GFB.
LA CONSULTA MALATTIE NEUROMUSCOLARI PIEMONTE E VALLE D'AOSTA
la Consulta Malattie Neuromuscolari, è una rete che riunisce 14 associazioni e gruppi di pazienti con malattie neuromuscolari operative nei territori del Piemonte e della Valle d’Aosta. Le realtà aderenti a questo tavolo sono: ACMT Rete; AltroDomani Onlus; Asamsi; Associazione Neuropatie Croniche Piemonte Onlus; Associazione Progetto Mitofusina 2 Onlus; CIDP Italia APS Onlus; Collagene VI Italia Onlus; Famiglie SMA; GFB Onlus; Gruppo Distrofia Muscolare di Steinert; Mitocon – Insieme per lo studio e la cura delle malattie mitocondriali Onlus; Parent Project APS; UILDM sezione di Chivasso “Paolo Otelli”; UILDM sezione di Torino.
L’obiettivo della Consulta è quello, da una parte, di raccogliere le esigenze e le problematiche comuni delle persone che convivono con queste patologie, l’intento è quello di creare, nel tempo, una rete collaborativa che includa pazienti, medici, istituzioni in uno scambio di informazioni multidirezionale tra tutti i suoi nodi, nell’ottica di ottimizzare i servizi e massimizzare il benessere dei pazienti.